Il Cimitero Acattolico di Roma

Cappella del Cimitero Acattolico

Cappella del Cimitero Acattolico

Quest’anno (2016) ricorrono i 300 anni del Cimitero Acattolico di Roma, conosciuto dai romani come Cimitero dei Protestanti o Cimitero degli Inglesi sorto nel 1716 con il permesso di Papa Clemente XI. concesso agli Stuart  (Giacomo III) ,in esilio a Roma, per la  sepoltura dei membri della loro Corte in un terreno vicino alla Piramide Cestia, tomba di Gaio Cestio Epulone.

In seguito quest’area  venne usata per seppellire anche i numerosi viaggiatori  provenienti dal nord europa per compiere il Grand Tour e poi deceduti nella Città Eterna per malattia o incidente, o comunque per i residenti stranieri non cattolici che non potevano essere sepolti nella terra consacrata di Roma o nelle Chiese, ma neanche in altri cimiteri fuori le mura aureliane, dove venivano sepolti gli attori, le prostitute o i peccatori.

All’inizio ci furono una serie di impedimenti e prescrizioni come l’obbligo di effettuare i funerali di notte per evitare problemi con la popolazione cattolica, o la proibizione di piantare alberi che impedissero la visione della Piramide o il divieto costruzioni funerarie o lapidi e statue alla memoria o il simbolo della croce.

All’epoca la zona si trovava in piena campagna dove pascolavano le greggi e ci volle oltre un secolo di pressioni e proteste di cancellerie estere presso il governo pontificio per poter erigere delle mura di protezione anche intorno all’area più antica (quella adiacente alla Piramide di Caio Cestio) , dopo che era stata concessa e recintata un’altra area limitrofa.

Piramide vista dal Cimitero Acattolico di Roma

Piramide vista dal Cimitero

Il Cimitero Acattolico

è una struttura privata ancora in funzione e viene amministrato da un gruppo di 15 Ambasciate straniere che provvedono anche ai fondi necessari per il mantenimento e il restauro delle sepolture (oltre 5.000).

Rigidi criteri vengono osservati per permettere la sepoltura dei defunti nel Cimitero, tra cui la nazionalità  e l’acattolicità, la residenza in Italia ma anche la circostanza di essere parente stretto di una persona già sepolta qui, per cui troviamo anche molti defunti di nazionalità italiana.

Tra i defunti di questo cimitero troviamo moltissimi artisti, scienziati, politici ,diplomatici, filosofi, scrittori e giornalisti (tra cui  gli italiani: Miriam Mafai, Carlo Emilio GaddaLuce D’Eramo, Emilio Lussu, Mino D’Amato), poeti inglesi famosi come John Keats e Percy Bysshe Shelley.

Tombe di Keats e Severn nel Cimitero Acattolico di Roma

Tombe di Keats e Severn

John Keats grandissimo poeta inglese che, contratta la tubercolosi , viaggiò in Italia nel 1820  alla ricerca di un clima più salubre ma la morte lo colse l’anno successivo a Roma a soli 25 anni.

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Sulla sua tomba c’è l’iscrizione: “Questa tomba contiene i resti di un giovane poeta inglese che, sul letto di morte, nell’amarezza del suo cuore, per il malvagio potere dei suoi avversari, chiese che queste parole fossero scolpite sulla sua lapide, <Qui giace colui il cui nome fu scritto sull’acqua> 24 feb 1821″.

A poca distanza c’è una lapide sul muro di cinta con la scritta:

Lapide vicino alla tomba di Keats

Lapide vicino alla tomba di Keats

“Keats! Se il tuo amato nome fu  scritto sull’acqua, ogni goccia è caduta dal viso di chi ti piange”.

Affianco alla tomba di Keats c’è quella di Joseph Severn famoso pittore dell’epoca che assistette l’amico nell’ultimo periodo della sua vita a Roma. In seguito Severn, diventato famoso per i suoi dipinti italiani, ritornò a Roma come console britannico nel 1861. Morì all’età di 85 anni e, venne sepolto a fianco di Keats e sulla sua lapide di dimensioni e forma simili a quella di Keats (salvo la riproduzione di una tavolozza dei colori invece della Lira), svela il nome dell’amico poeta vicino di sepoltura.

Percy Bisshe Shelley poeta romantico e filosofo, marito della scrittrice Mary Shelley ( tra le sue opere tutti conoscono il romanzo gotico “Frankenstein” ), da qualche anno in Italia insieme alla famiglia, naufragò insieme ad un amico e a un marinaio con la sua goletta  l’8 luglio 1822 al largo di Viareggio a 29 anni d’età. I  corpi dei naufraghi vennero trascinati dalle correnti sulla spiaggia di Viareggio dove vennero ritrovati dopo circa 10 giorni.

Tomba di Percy Bisshe Shelley nel Cimitero Acattolico di Roma

Tomba di Percy Bisshe Shelley

Dopo il riconoscimento dei corpi da parte dell’autore inglese suo amico Edward John Trelawny,  fu lì , sulla spiaggia che dopo qualche giorno,  Percy Bisshe Shelley venne cremato  come prescriveva la legge. Il funerale, alla presenza di Byron fu raffigurato in un celebre dipinto del pittore francese Louis Edouard  Fournier . Si narra che Trelawny riuscìsse a salvarne dal rogo il cuore che diede alla vedova Mary Shelley, che lo conservò in una scatoletta di legno che venne poi sepolta con lei alla sua morte a Londra nel 1851.

Non molto lontano c’è la tomba di August von Goethe, figlio di Joahnn Wolfgang von Goethe, morto a 41 anni durante un viaggio a Roma.

Tomba di Gregory Corso nel Cimitero Acattolico di Roma

Tomba di Gregory Corso

Tra i poeti troviamo anche Amelia RosselliDario Bellezza , ma anche Gregory Corso, poeta della Beat Generation, spesso residente a Roma negli anni ’70-’80, morto negli USA nel  2001 le cui ceneri vennero translate qui per sua espressa volontà, per poter riposare vicino alle spoglie degli amati Shelley e Keats.

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C’è anche la tomba dello scrittore inglese Richard Mason residente a Roma per tantissimi anni. Tra i sui romanzi più famosi Il vento non sa leggere , Il mondo di Suzie Wong (da cui fu tratto un film di successo).

Tra gli artisti c’è anche la tomba del pittore Floriano Vecchi insieme al socio e compagno di vita Richard Miller che insieme, fondarono a New York la casa editrice Tiber Press che, tra le altre cose, pubblicò le serigrafie di Andy Warhol, esponente della Pop Art,  tra cui la famosa 192 One Dollar Bills.

Floriano Vecchi era nato nei pressi di Bologna e aveva studiato all’Università della Sapienza di Roma, prima di trasferirsi nei primi anni ’50 a New York dove risiedette fino alla sua morte avvenuta nel 2005.

Qui sono sepolti anche i figli di Guglielmo Marconi, Giulio e Degna Paresce e lo scienziato Bruno Pontecorvo , morto in Unione Sovietica.

Tomba di Antonio Gramsci al Cimitero Acattolico di Roma

Tomba di Antonio Gramsci

Verso la fine del Cimitero, vicino alla Cappella si trova la tomba di Antonio Gramsci, filosofo cofondatore del PCI nel 1921 a Livorno, qui sepolto in virtù della nazionalità russa della moglie Julia Schucht , e sopra la lapide alcuni piccoli sassi con dei messaggi scritti dai visitatori.

Infine un monumento funebre tra i più conosciuto nel Cimitero Acattolico: l’Angelo del Dolore, una bellissima scultura opera dell’artista americano William Wetmore Story finita nel 1894 per la tomba della moglie Emelyn.

Angelo del dolore (visto di lato) al Cimitero Acattolico

Angelo del dolore (visto di lato)

Angelo del dolore al Cimitero Acattolico

Angelo del dolore

La  splendida scultura raffigura un angelo affranto dal dolore, con la testa appoggiata al braccio, le ali abbassate mentre la mano inerte lascia cadere dei fiori.

Questa scultura è stata un opera di riferimento per monumenti funebri  in tutto il mondo e in particolar modo negli Stati Uniti dove ne esistono moltissime copie, una delle quali a Colma, la Città dei Morti di San Francisco.

Il Cimitero Acattolico si trova nel quartiere Testaccio , vicino al Monte dei Cocci ed è addossato alle Mura Aureliane con vista sulla Piramide di Caio Cestio e sulla vicina Porta S.Paolo e sui resti dell’antica Via Ostiensis rinvenuti in occasione degli scavi effettuati per la costruzione del muro di cinta.

Il riposo del guerriero

In questo posto lontano dai rumori e dal vicino caos automobilistico che ruota intorno a Porta S.Paolo prospera anche una colonia di gatti protetti e accuditi da alcuni volontari.

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L’ingresso è situato in Via Caio Cestio,6 ,nelle vicinanze della fermata metro Piramide.

Nei pressi dell’ingresso c’è un centro accoglienza visitatori e una piccola libreria con pubblicazioni varie su questo luogo.

Il Cimitero Acattolico ha un sito : h

http://www.cemeteryrome.it e pubblica una newsletter degli “Amici del Cimitero”  trimestrale a colori in due versioni:  inglese e italiano, che si può liberamente scaricare o leggere online con molte notizie interessanti sulla storia del Cimitero, i restauri, le persone notevoli ivi sepolte, ma anche il modo per aiutare a preservare  nel migliore dei modi questo luogo particolare.

E’ possibile consultare anche numeri precedenti (a partire dal 2006).

E’ disponibile una piantina del Cimitero Acattolico con l’elenco alfabetico dei defunti e la disposizione delle relative tombe (si può scaricare anche dal sito web). Per quelle più visitate ci sono dei cartelli lungo i viali.

Il sabato vengono organizzate delle visite guidate per i visitatori, in lingua inglese alle ore 10:00 e in italiano alle ore 11:00.

Il Cimitero Acattolico è  stato unanimemente giudicato, anche dai viaggiatori del passato, uno dei posti più romantici di Roma,  ha ispirato molti poeti nei loro componimenti ma anche numerosi pittori. E’ un cimitero molto curato , ci sono anche delle panchine di legno con vista sulla Piramide di Caio Cestio e sulla Porta S.Paolo sparse qua e là nella parte antica tra prati all’inglese e piante fiorite.

In occasione dei 300 anni di storia del Cimitero Acattolico, è stata organizzata la  Mostra: “Ai piedi della Piramide. Il cimitero per gli stranieri a Roma “– 300 anni dal 23 settembre al 13 novembre “  presso la Casa di Goethe in Via del Corso n. 18, con una serie di dipinti , acquerelli, disegni di pittori famosi (tra cui William Turner, Edvard Munch, Bartolomeo Pinelli, Ettore Roesler Franz) che si ispirarono a questo Cimitero, due dei quali sono sepolti qui.

Lello

PS: Aggiornamento 2019: Nel Cimitero Acattolico è sepolto lo scrittore Andrea Camilleri morto a Roma il 17/06/2019

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