Porta Asinaria

Porta Asinaria

Porta Asinaria lato esterno

 Porta Asinaria

La Porta Asinaria, che insieme alla Porta Ostiense (Porta S.Paolo), è tra quelle meglio conservate ad oggi,  non è normalmente visitabile al pubblico anche se è sempre possibile anche dalla  recinzione  esterna  ammirarne la grandiosità.

Questa Porta è inserita nella cinta delle Mura Aureliane a pochi metri da Porta S.Giovanni.

Mura Serviane

Mura Serviane sul colle Aventino

Le Mura Aureliane furono costruite in circa quattro anni  dall’Imperatore Aureliano (270-275) e completate dai suoi successori, dopo la guerra contro i Marcomanni (tribù germanica), nel timore di una sempre possibile invasione e consapevoli dell’ormai largamente insufficiente cinta delle Mura Serviane (costruite ben 700 anni prima). Le Mura Aureliane furono costruite con un occhio alle esigenze di difesa militare. Erano lunghe circa 19 Km, avevano 18 porte di accesso e seguivano l’andamento del terreno, cercando di inglobare al suo interno gli edifici più importanti (o incorporandoli nelle stesse mura come ad esempio, la Piramide Cestia, il Muro Torto, e  l’Anfiteatro Castrense a S. Croce in Gerusalemme, i Castra Praetoria) e le alture più elevate ed evitando di lasciare all’esterno costruzioni con un’altezza tale da costituire un pericolo per i difensori in quanto possibili postazioni di tiro per eventuali nemici.

Piramide Caio Cestio

Piramide Caio Cestio

Le mura, in laterizio, erano alte circa 7 metri con uno spessore di 3,5 m , con intervallate ogni 30 metri una torre quadrata con aperture per le armi e camminamenti  per le ronde in cima.

Porta Asinaria: Camminamenti

Porta Asinaria: Camminamenti interni

 

 

 

Le Mura furono spesso rimaneggiate negli anni successivi con un aumento dell’altezza e un doppio camminamento della ronda (uno coperto e sopra ancora uno scoperto con merlatura).

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La Porta Asinaria , (o anche Porta Lateranensis nel Medioevo) era una porta di secondaria importanza all’origine, quasi una posterula, un po’ come la vicina Porta Metronia, con una sola apertura rivestita di travertino e torri quadrate ai lati. Nei pressi della porta scorreva una marrana, conosciuta come marrana di S.Giovanni o fosso delle tre Madonne.

La marrana seguiva il percorso delle Mura Aureliane all’esterno per poi entrare in città attraverso un varco nella vicina Porta Metronia e scendendo verso la Valle delle Camene (davanti alle Terme di Caracalla), proseguiva per il Circo Massimo per poi confluire nel Tevere.

Parco degli acquedotti: la marrana

la marrana al Parco degli Acquedotti

Tra l’Anfiteatro Castrense (S.Croce in Gerusalemme) e la Porta Asinaria, c’era una valle che fu ricoperta con terra di riporto e successivamente con la creazione del Viale Carlo Felice, una lunga strada dritta e alberata che rendeva visibili tra loro la Basilica di S.Giovanni e S.Croce in Gerusalemme.

Giardini di via Carlo Felice

Giardini di Via Carlo Felice

L’apertura di una nuova porta, quella di S.Giovanni (dal nome della vicina Basilica), fatta costruire da Papa Gregorio XIII e inaugurata nel 1574, più adatta rispetto alla Porta Asinaria a sopportare il grande traffico con il sud Italia, finì per far chiudere definitivamente quest’ultima ormai semisepolta dall’innalzamento dell’area circostante, pertanto la sua apertura venne murata.

Porta S.Giovanni

Porta S.Giovanni

La Porta Asinaria infatti si trova a ben 9 metri sotto l’odierno livello stradale e nel tempo il terreno di riporto, con la mole dei rifiuti ammassati portarono al seppellimento dell’apertura.

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Non si conosce l’origine del nome dato alla Porta ma potrebbe anche riferirsi a qualche personaggio importante dell’epoca di nome Asinio, nome alquanto diffuso magari proprietario di qualche villa o possedimenti nella zona o dalla antica Via Asinaria che confluiva poi nella Via Tuscolana.

La Porta Asinaria, molto vicina alla Basilica di S.Giovanni ,

Basilica e Palazzo Laterano

Basilica e Palazzo Laterano

crebbe di importanza a partire dal IV secolo quando furono aggiunte le due torri semicircolari (più difendibili in quanto prive di angoli ciechi verso l’esterno) che vediamo oggi e che andarono ad aggiungersi alle preesistenti torri dove si ricavarono le scale per i vari livelli. Fu anche alzato il livello delle mura a quattro piani dal livello esterno.

La Porta era dotata nella parte interna di una controporta e un’area per il corpo di guardia.

Controporta e corte interna

Controporta e corte interna

Nel vano sul piano superiore alla porta c’era la camera di manovra per il funzionamento della saracinesca da calare in caso di pericolo per chiudere il fornice. I primi due piani delle torri sono privi di aperture mentre i due piani successivi sono dotati di cinque aperture ad arco.

Porta Asinaria: aperture nella torre circolare

Aperture nella torre circolare

La Porta fu anche adibita a sede per la riscossione dei Dazi per le merci in entrata e in uscita dalla città. Sappiamo che a partire dal V secolo, per alcune Porte, la riscossione dei dazi venne data in appalto a privati per periodi che potevano andare dai 6 mesi ad un anno. Ovviamente la cifra dovuta per ottenere l’appalto, variava secondo l’importanza della Porta e il prevedibile traffico che poteva generare.

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Da questa Porta entrarono in Roma Belisario nel 536 e Totila, re dei Goti nel 546 durante la guerra greco-gotica ed Enrico IV nel 1084 durante la lotta contro Gregorio VII.

 La Porta Asinaria , liberata dai detriti, fu restaurata, dopo secoli di oblio nel 1951, come leggiamo sulla soglia marmorea al di sopra dell’apertura. Alla porta furono aggiunte delle decorazioni in travertino (come in antichità) e fu riportata alla luce la controporta e la corte per il corpo di guardia. La porta venne usata fino in tempi recenti come solo passaggio pedonale (visto il grande dislivello con l’area circostante) e poi, con i lavori di restauro del 2004-2006, quando vennero ripulite e ripristinate le cortine esterne deteriorate e la struttura fu delimitata da una cancellata esterna. La Porta stata definitivamente chiusa al passaggio pubblico e viene aperta solo in occasione di visite guidate su prenotazione al solito numero 060608.

Lello

Info:

http://www.sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/roma_antica/monumenti/porta_asinaria

www.sovraintendenzaroma.it

Bibliografia:

F.Coarelli – Roma (Guida Archeologica) – Mondadori 2000

Note:

Ho attraversato centinaia di volte questa porta da adolescente per andare al mercatino di Via Sannio (do you remember?). Mi ricordo anche che nel Piazzale Appio, all’epoca, al posto dei Magazzini Coin, c’era il Cinema Massimo. Ho rivisitato con molto piacere questo bel monumento.

Ho visitato la Porta Asinaria con una delle Associazioni Culturali che, a rotazione, si occupano di organizzare visite esclusive in luoghi solitamente non aperti al pubblico. L’Associazione si chiama Tuscola e il programma delle visite si trova al sito: www.tuscola.it

Lello

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