Zona Archeologica di Pianabella – Villa di Procoio

Pianabella

Pianabella

Area di Pianabella – La Villa di Procoio

. Nella  Pineta Aldobrandini, nella zona detta di Pianabella – Tenuta di Procoio ( dal significato latino che sta per recinto per gli animali) situata a nord di Ostia , che si estende dalla via Ostiense fino al  Canale dello Stagno (Canale dei Pescatori),

Canale dello Stagno

Canale dello Stagno

e da Via di Castelfusano a Viale dei Promontori, si trovano dei resti archeologici di una certa importanza.

La maggioranza di questi ritrovamenti sono stati reinterrati per proteggerli da incuria ed abbandono oltre che a danneggiamenti e furti, salvo, come vedremo, la basilica cristiana che, seppure ricoperta, è stata comunque recintata.

Incominciamo con la scoperta dell’area di Pianabella : provenendo dalla Via Ostiense all’altezza di Ostia Antica, percorriamo la Via di Castelfusano e dopo qualche centinaio di metri giriamo a destra per il Cimitero di Ostia Antica per poi proseguire  percorrendo la via che  costeggia il muro del Cimitero.

A destra prima del Cimitero di Ostia Antica c’è la Cappella di S.Ercolano di epoca medioevale. Dal cancello intravvediamo alcuni sarcofaghi  nell’area funebre antistante la Chiesa dove sono sepolti alcuni importanti archeologi e studiosi degli scavi ostiensi.

S.Ercolano

S.Ercolano

Esaminando i muri esterne della Chiesa si vede con molta chiarezza che poggiano su fondamenta molto antiche.

Percorrendo la via di Pianabella che costeggia il moderno Cimitero di Ostia Antica, si incontrano intervallati cinque dossi perpendicolari che forse segnavano delle strade interne all’area cimiteriale romana .

Tutta l’area infatti  costituiva  una grande necropoli usata sino al IV secolo d.C..

Museo Ostiense. Sarcofago con scene di Centauromachia da Procoio di Pianabella (foto P.Petrocelli)

Sarcofago con scene di Centauromachia da Procoio di Pianabella (foto P.Petrocelli)

Sono state scavate tombe di vario tipo, tombe aperte con ustrina per le cremazioni, tombe a fossa con le formae dove deporre le salme da ricoprire con un pavimento (come abbiamo visto nella Necropoli di Porto ).

Tra il quarto e quinto dosso, in un’area a destra, recentemente  (anni ’70) è stata scoperta una grande basilica cristiana costruita sopra a dei  preesistenti sepolcri di epoca imperiale, e, a sua volta, conteneva numerose tombe ad inumazione disposte su più strati nelle formae .

Basilica Cristiana di Pianabella

Resti della Basilica Cristiana di Pianabella

La basilica è stata successivamente reinterrata e attualmente dal reticolato di protezione si intravvedono solo le fondamenta. L’area non è visitabile all’interno.

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Durante gli scavi, nel recinto funerario interno della basilica, sono state ritrovate cento formae per l’inumazione, sovrapposte in quattro strati.  I sarcofagi di epoca imperiale, le iscrizioni, le suppellettili ritrovati nella Necropoli di Pianabella  sono visibili al Museo di Ostia (sito all’interno degli Scavi di Ostia Antica).

Se si vuole avere un’idea delle dimensioni di questa basilica, si può ricorrere all’aiuto di Google Maps e avendo come riferimento il Casale Procoio e costeggiando a Nord i binari della ferrovia, si intravvedono con molta chiarezza (con lo zoom al massimo e la visione earth o satellite) le fondamenta della basilica distinguendo anche un avancorpo e l’abside rivolto verso il mare, in una zona di terreno rettangolare delimitata da una visibile recinzione ed un box in lamiera color verde all’interno dell’area stessa.

Museo di Ostia (foto P.Petrocelli)

Museo di Ostia (foto P.Petrocelli)

Alla fine della via di Pianabella si trovano una fattoria agricola (Procoio) e sempre nella zona,  un’azienda che produce “prato pronto”, pertanto non tutta l’area  è accessibile. Si prosegue per un ampio sentiero dopo il casale della fattoria.
La vasta zona interessata ai ritrovamenti archeologici è totalmente recintata e si riescono solo ad intravvedere alcune sporgenze dal terreno totalmente avviluppate da rovi che “proteggono” i resti tra cui è stato rinvenuto un ninfeo.

Pineta Aldobrandini : sentiero

Pineta Aldobrandini: sentiero

Percorrendo il sentiero che costeggia la rete metallica, dopo circa un Km si nota a sinistra un recinto con i resti di un impianto termale e vicino si intravede a malapena un lungo muro con contrafforti.

Se si vuole evitare la lunga camminata, allora si può andare direttamente a Ostia alla fine del Viale dei Promontori (all’altezza dello Stadio della Stella Polare) che confina con la Pineta Aldobrandini, e percorrendo altri circa 50 metri a destra, troviamo un largo sentiero che si inoltra tra i pini.

All’ingresso del sentiero, appeso ad un albero c’è un cartello che ci ricorda che si tratta di una proprietà privata ed è vietato l’ingresso.

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In questi ultimi anni la pineta è poco sicura anche a causa di diversi insediamenti umani totalmente abusivi.

Per chi vuole comunque continuare, si percorrono circa 300 metri e alla fine si incrocia un sentiero perpendicolare al nostro.

Villa di Procoio

Villa di Procoio: reticolato e cancello

Villa di Procoio: reticolato e cancello

Si gira a sinistra per altri 70 metri circa e ci si  trova di fronte ad un’area delimitata da una rete, con un cancello, senza indicazioni di sorta.

All’interno ci sono i muri di una grande costruzione con molti ambienti alcuni dei quali sono delle terme con calidarium e frigidarium, annessi alla villa.

Villa di Procoio

Villa di Procoio (apertura del praefurnium)

La villa disposta su vari livelli, forse per seguire l’andamento del terreno, veniva riscaldata da aria calda (bruciando la legna nel praefurnium di cui si intravvede l’apertura nel muro), che scorreva sotto il pavimento tra le suspensurae  e attraverso tubi nelle pareti perimetrali.

Villa di Procoio: resti

Villa di Procoio: resti

 

Villa di Procoio

Villa di Procoio

 

 

 

 

 

La tecnica del praefurnium e delle suspensurae le possiamo vedere agevolmente nel Palazzo Imperiale nella Tenuta di Castelporziano o nella Villa Romana di Torvaianica, ma anche nel c.d. Tempio di Minerva Medica a Roma. La costruzione, quasi impraticabile in primavera/estate circondata com’è dai i rovi e sterpaglie varie, si riferisce ad una grande villa suburbana risalente probabilmente al II secolo d.C., situata in quell’ampia fascia tra il mare e l’area palustre (all’epoca romana) che conteneva anche la villa cosiddetta di Plinio (più ad est, nella Pineta di Castelfusano), e le altre individuate nella tenuta presidenziale di Castelporziano.

Via Severiana

Via Severiana (foto P.Petrocelli)

Tutte queste ville erano raccordate dalla Via Severiana che infatti passa a poca distanza dalla Villa di Procoio.

Villa di Procoio

Villa di Procoio

 

 

 

A poca distanza dalla la villa c’è anche un lungo muro reticolato (opus reticolatum) di incerta destinazione con dei contrafforti (in numero di 39) disposti a circa 3 metri di distanza uno dall’altro, con un’altezza di circa 2 metri e una lunghezza totale di 160m circa. Il muro era probabilmente a protezione della villa verso il mare e resta qualche scarsa traccia di decorazione sul lato esterno (poco agibile per i rovi) che ne dimostra una funzione di facciata monumentale. Il muro è stato infatti  scavato solo da un lato (quello interno) per cui, coperto com’è da terreno e vegetazione, è scarsamente visibile a meno di non avvicinarsi molto. Alcuni anni addietro era molto più evidente.

: Pianabella: Muro romano a Procoio

Muro romano a Procoio

Sono state individuate circa 8 diversi gruppi di ruderi di ville romane, inoltre sempre nella zona di Pianabella fu ritrovata a metà strada tra Porta Marina e il ponte (ormai distrutto) sul Canale dello Stagno (che segnava il confine tra il territorio di Ostia e quello di Laurentum), una pietra miliare segnante il 6° miglio della Via Severiana, pietra circolare in ottimo stato di conservazione con iscrizione dedica agli Imperatori Settimio Severo e Marco Aurelio , che ora si trova al Museo degli scavi di Ostia.

VI ° miliare della via Severiana

VI ° miliare della Via Severiana

Sulla pietra miliare si trova la seguente iscrizione:

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Imp (erator) Caes(ar) L(ucius) Septimius Severus/ pius pertinax et imp(perator) Caes(ar) M(arcus) Aurelius Antoninus/ augg(usti duo) fortissimi/ ac super omnes felicissimi principes/ …r fecerunt.

Proseguendo verso il Canale dello Stagno (via dei Pescatori) , a circa 400 metri a monte dall’odierno ponte , si trovava un ponte a tre arcate che collegava questa parte di pineta con quella di Castelfusano e quindi il territorio di Ostiacon quello di Laurentum, lungo la via Severiana, che fu distrutto durante la  II° GM (1943).

Admin

Per approfondire:

www.ostiaantica.beniculturali.it/it/aree-archeologiche-e-monumentali/ostia-antica/necropoli-e-basilica-di-pianabella/

www.riservalitoraleromano.it

Bibliografia:

Carlo Pavolini: Ostia – Laterza 2006

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Aggiornamento Autunno 2017

Ho visto che l’articolo suscita ancora notevole interesse e mi riprometto di tornarci sopra con altro materiale, fotografie e mappe dei ritrovamenti. Purtroppo da qualche (troppi) anno la zona è interessata da numerosi insediamenti abitativi abusivi in prossimità della villa di Procoio e Viale dei Promontori ed è sconsigliabile addentrarsi da soli nella pineta che nel corso dell’estate è stata interessata anche da vasti incendi. Non so se sia stato istituito un divieto ad addentrarsi in pineta (che comunque ricordo, è proprietà privata) e consiglio di informarsi in loco o contattando i Vigili Urbani di Ostia prima di effettuare la visita o prenotare una visita in gruppo con guida cercando in rete presso le Associazioni ambientaliste del litorale.

 

 

 

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