John Martin, il trombettiere di Custer

Mi sono dedicato alla ricostruzione della vita di John Martin  da quasi venti anni e, con molta passione e perseveranza sono riuscito a scoprire particolari fino ad allora ignoti, usufruendo dell’incoraggiamento fattivo dell’amministrazione di Sala Consilina e della possibilità di condurre ricerche presso gli archivi americani su documenti da poco desecretati.

Queste ricerche si sono concretizzate (1998) nella stampa di un libretto a cura della Pro Loco di Sala Consilina allora presieduta dall’Avv. Erminio Cioffi. In seguito, con la diffusione di internet, sono spuntati decine di siti di informazione sull’argomento che non si sono certo creati problemi ad inserire particolari tratti di sana pianta dal libretto (compresi alcuni errori) senza avvertire l’obbligo morale di citarne almeno la fonte. Cosicché facendo una ricerca in rete si può trovare il mio nome su siti americani e non su quelli italiani , ma tant’è…

 

John Martin: Lapide commemorativa a Sala Consilina (foto P.Petrocelli)

John Martin: Lapide commemorativa a Sala Consilina (foto P.Petrocelli)

John Martin,il trombettiere di Custer

John Martin, al secolo Giovan Crisostimo Martino fu l’unico superstite della Battaglia di Little BigHorn del 25 giugno 1876, svoltasi nelle vicinanze del torrente Little Big Horn ( o Bighorn) nello stato del Montana.

John Martin nacque a Sala Consilina  in Provincia di Salerno,  il 28 gennaio 1852,figlio di genitori ignoti, abbandonato alla nascita nella “ruota degli esposti” a circa un mese di vita.

Ruota degli Esposti

Ruota degli Esposti

Per molti anni i ricercatori cercarono le sue origini, oltre che in Sala, anche in altre località italiane, tra cui Apricale in Liguria, od anche Roma, per una serie di motivi tra cui l’apparente mancanza di documentazione negli archivi dello stato civile di Sala Consilina, oppure al fatto che  il cognome Martino fosse del tutto atipico della zona.

Nel 1997 per la perseveranza di due studiosi , il Dr. Michele Esposito e il Prof. Giuseppe Colitti si riuscì a trovare l’Atto di Nascita in un registro speciale dei nati del Comune di Sala Consilina.

Il cognome Martino gli fu attribuito in quanto presumibilmente nato nel mese di novembre (ricorrenza della morte di San Martino. Il neonato  fu affidato alla balia Mariantonia Di Gregorio , allora ventinovenne moglie di Francesco Botta.

Stupisce l’insistenza (al limite delle fake news) ancora oggi di taluni nell’attribuire la località di nascita altrove che a Sala Consilina visto che sul primo documento di arruolamento (più avanti riprodotto) e su tutti i documenti di conferma quinquennale della ferma di Martin (*), e sullo stesso certificato di morte, compare come luogo di nascita Sala, Sala Consilina, Sala Conzalina (sic) e il nome della mamma Maria Botto (al posto di Botta, cognome maritale, come d’uso negli Stati Uniti).

La famiglia Botta abitava in località detta ” de lo Pizzuto“, luogo corrispondente all’attuale Serbatoio e alla parte alta di Via Niccolini.  La casa di questa famiglia non esiste più ma nella località ci sono tuttora molte case diroccate abbandonate dopo il violento  terremoto del 16 dicembre  1857, e non più ripristinate vista anche l’estrema difficoltà di accesso in questi luoghi se non faticosamente data la forte pendenza della strada non aperta al traffico veicolare.

La famiglia Botta, dopo il terremoto si dovette trasferire in un’altra abitazione, sempre nella stessa zona, in una località allora conosciuta come la  “Noce del Vescovo” (probabilmente nella odierna Via Cimarosa), dove Giovanni Martino trascorse la gioventù  fino al compimento dei 20 anni quando il 24 ottobre 1872, il signor Giuseppe Maria Perrone di anni 50, contadino, lo riconobbe  con regolare atto notarile come figlio naturale.

John Martin : case diroccate nella zona dove abitava la famiglia Botta

John Martin: case diroccate nella zona dove abitava la fam. Botta

Foto: Case diroccate situate nella parte alta di Sala dove abitava la Fam. Botta

In seguito al riconoscimento paterno Martino riuscì ad evitare il servizio militare obbligatorio come da decisione della Commissione di Leva in seguito alla domanda di esenzione presentata, in quanto “figlio unico di padre vivente” e, dopo alcuni mesi , ottenuti i documenti per l’espatrio, nel Marzo 1873 egli emigrò in USA.

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In America

Martino si imbarcò a Napoli sulla SS Tyrian , una nave della Compagnia Anchor Line di Glasgow usata per la rotta Glasgow-Mediterraneo-New York , insieme a numerosi altri concittadini di Sala Consilina e sbarcò a fine mese a New York.

La nave SS Tyrian, in tutta la sua carriera, fece 49 viaggi sulla rotta Glasgow, Mediterraneo – New York portando migliaia di emigranti dai porti europei in America

Queste navi, venivano periodicamente nel Mediterraneo a raccogliere gli emigranti, come ampiamente spiegato nell’articolo sull’emigrazione italiana, e , la Tyrian, dopo una tappa a MarsigliaGlasgow, raggiunse New York dopo una traversata di 27 giorni con 667 passeggeri a bordo.

SS.Tyrian

 

 

 

 

 

 

Nave S.S. Tyrian con cui John Martin emigrò in USA

Dopo un anno circa dall’arrivo a New York, dopo aver cercato di sbarcare il lunario con piccoli lavoretti, Martino, diventato ormai Martin, fu avvicinato a Brooklyn dal Ten. Edward Hunter e si arruolò nell’esercito come trombettiere il primo giugno 1874 , quando venne assegnato al 7° Cavalry, squadrone H sotto il comando del Cap. Benteen e subito inviato nel Dakota a combattere gli Indiani.

Arruolamento John Martin

Sul foglio di arruolamento riprodotto qui a lato, si legge chiaramente, come luogo di nascita (sulla prima riga, di seguito al nome John Martin): Sala Conzalina (sic).

Martin partecipò alla Campagna delle Black Hills , e nel 1875 era di stanza a Fort Rice nel Dakota Territory . In seguito partecipò alla Campagna contro i Sioux nel 1876.

In seguito alla scoperta di giacimenti d’oro sulle Black Hills, montagne sacre per gli Indiani, Il Governo USA cerca invano di acquistare questi territori . In seguito al rifiuto delle offerte governative da parte degli Indiani, fu emanato un decreto per imporre loro di spostarsi in altri territori entro la fine del gennaio 1876 e, al loro rifiuto, si passò alle armi.

La Battaglia di Little Big Horn

Il 25 giugno 1876 la colonna al comando del Ten.  Col. Custer (aveva raggiunto il grado di Generale tra le fila dell’esercito unionista durante la Guerra di Secessione e poi retrocesso a Ten. Col. nel nuovo esercito ricostituito) individuò un grosso accampamento di Indiani nel territorio del Little Big Horn e a quel punto Custer incaricò il trombettiere di giornata John Martin  di andare a cercare aiuto e munizioni a sufficienza dal Cap. Benteen.

Dopo la partenza di John Martin, il Lt.Col. Custer e i suoi soldati furono sterminati da forze soverchianti nel giro di pochissimo tempo.

Dopo la battaglia di Little Big Horn

In seguito, dopo la battaglia di Little BigHorn, Martin sotto il comando del Cap. Benteen partecipò alla battaglia Canyon Creek nel Montana contro i Nez Perce condotti dal Capo Giuseppe nel 13 giugno 1877.

Nel 1879 al processo di Chicago, una Corte di Inchiesta nominata per risalire alle responsabilità della sconfitta, John Martin rese la sua importantissima testimonianza in quanto ultimo ad aver visto il Lt. Col. Custer e i suoi uomini prima del loro sterminio.

John Martin nel 1879

John Martin nel 1879

Dopo il processo, John Martin venne congedato per fine ferma e trasferito a New York a Fort Schuyler nel Bronx dove venne nuovamente arruolato e destinato al 3° reggimento artiglieria e trasferito a Baltimora.

Nel frattempo aveva conosciuto una ragazza di Oswego, NY, tale Julia Higgins  di famiglia irlandese e nello stesso anno (7 ottobre 1879) Martin la sposò nella Chiesa Cattolica di St. Raymond nel Bronx, Contea di Westchester,

St. Raymond Church

St. Raymond Church

ed  in seguito si stabilirono a Baltimora dove egli prestava servizio a Fort McHenry.

John e Julia ebbero ben 8 figli, 4 maschi e 4 femmine. Due dei suoi figli si arruolarono nell’Esercito, come il padre e uno di essi (George Martini) proseguì la carriera militare e raggiunse un grado elevato.

Nel 1898 fu trasferito a Tampa in Florida e nel 1900 alla Artiglieria Costiera a New York , (fu inviato a Cuba dal novembre 1900 a a maggio 1901) fino al 1903.

John Martin fu nominato Caporale nel 1903 ed in seguito Primo Sergente Maggiore prima del congedo per raggiunti limiti d’età il 7 gennaio 1904. Nell’immagine di fianco lo vediamo impettito nella sua divisa da Sgt. Maggiore con le sei strisce sulle maniche (simbolo dei trent’anni di arruolamento e tre medaglie conseguite.

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John Martin nella divisa di Sgt. maggiore nel 1904

John Martin aveva infatti trascorso 5 anni nella Compagnia H del 7° Cavalry, i successivi 14 anni nelle Compagnie G e D del 3° Artiglieria e 7 anni e 3 mesi nella Compagnia D del 4° Artiglieria, con una liquidazione finale per fine servizio di $110.29.

La vita del reduce

Dopo il congedo Martin e la moglie gestirono un negozio di dolciumi nelle vicinanze del Fort Mc Henry, (1429 di Woodall Street) fino al 1906 quando, dopo un serio dissidio familiare che rendeva impossibile la prosecuzione della vita in comune, John si trasferì a Brooklyn dove per qualche tempo visse con la figlia Molly, ed in seguito in una camera in affitto presso una nipote.

La figlia Julia dichiara nel suo affidavit (davanti all’incaricato del Bureau delle pensioni) che il padre aveva abitato per qualche tempo con una sorella (una sorellastra in realtà), che era poi deceduta a sua volta (tre mesi dopo la morte di Martin) ed in seguito presso una nipote.

Sappiamo che John Martin era stato abbandonato alla nascita e che il padre naturale non ebbe altri figli nel corso della sua vita, pertanto la sorella cui si fa cenno è probabilmente una delle figlie della madre naturale che lui conosceva benissimo in quanto abitava vicino alla casa della famiglia adottiva.

Anche dopo la separazione forzosa dalla moglie Julia, egli comunque non fece mai mancare l’affetto ed un sostegno economico (per quanto lo consentivano le sue finanze) alla sua famiglia e approfittando dei biglietti di favore che gli dava la figlia Julia Gordon che lavorava alle Ferrovie, andava spesso a trovarli a Baltimora dove viveva la moglie con gli altri figli.

Anche la moglie Julia si recava qualche volta a Brooklyn dalla figlia Molly per incontrare il marito.

Nel Censimento del 1910 a Baltimora MD, nell’abitazione di 1410 Woodall St., troviamo la moglie Julia e quattro figli, tra cui John D. che a 14 anni già lavorava in una fabbrica di vernici, e la figlia Jane ,maritata Pierce che lavorava in un’azienda di confezionamento del tabacco.

Censimento 1910 Maryland

Census 1910

Nel 1907 John  Martin  faceva il bigliettaio presso la stazione della metro della 103° strada a Brooklyn (quartiere di Corona), per la New York City Transportation Co..

Nel censimento del 1920, troviamo John Martin abitante (in qualità di ospite, come zio acquisito rispetto al capofamiglia) presso una famiglia italiana di Brooklyn, nelle immediate vicinanze della zona conosciuta come Dumbo (Down Under The Manhattan Bridge Overpass), con quegli iconici palazzoni di mattoni rossi (ex industriali) sovrastati dal Ponte di Manhattan e i vicoli acciottolati, che abbiamo visto molte volte nei film d’epoca (da “C’era una volta in America” a “Uno sguardo dal Ponte”, e altri.

Da indagini svolte, non sono riuscito a trovare rapporti di parentela diretti con questa famiglia, stante anche le numerose varianti del cognome sui Census, nonostante la dichiarazione della figlia Julia Gordon, e della madre Julia, e della stessa nipote di cui ho riferito prima.

La sorella di cui si fa cenno, era in realtà una sorellastra di Martin, figlia della madre naturale.

Bisogna anche dire che in quel periodo in America fiorirono numerose Società di Mutua Assistenza per immigrati italiani ed anche per quanto riguarda Sala Consilina , esisteva a New York una filiale della Società Operaia Di Mutuo Soccorso T. Tasso che era sicuramente il punto di ritrovo dei numerosissimi salesi emigrati (erano tanti!) colà e c’era anche una grande probabilità di imbattersi in qualche parente, magari alla lontana.

Negli ultimi anni Martin venne spesso intervistato da giornalisti e storici in merito alla Battaglia di LBH e ai suoi ricordi di unico superstite ed inoltre partecipava con orgoglio a tutte le commemorazioni ufficiali e alle parate con la sua gloriosa divisa.

John Martin, poco tempo prima della morte

J.Martin poco tempo prima della morte

 

Epilogo

Il 18 dicembre del 1922 Martin fu investito da un camion di birra mentre attraversava la strada nei pressi della sua abitazione e venne ricoverato al Cumberland Hospital di Brooklyn dove morì dopo una settimana,  il 24 dicembre 1922,  per sopravvenute complicazioni broncopolmonari, come attesta il certificato di morte. Al momento della morte, dopo tre giorni di coma,si trovava ad assisterlo un suo genero, James P. Jenson (Jim), marito della figlia Mary A. (detta anche Molly),abitante a Brooklyn.

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Anche la moglie Julia Higgins Martini, avvertita dalla figlia Mary del terribile incidente occorso al marito, si trovava in quei giorni a Brooklyn.

In seguito all’incidente e prima di morire, John Martin fece preparare da un’infermiera alcuni documenti destinati alla moglie Julia (probabilmente delle disposizioni testamentarie) che avrebbe dovuto firmare, ma entrò in coma e dopo tre giorni morì senza aver potuto firmare i fogli.

Sul certificato di morte redatto il 27 dicembre 1922,  al nome della madre risulta : Maria Botto , che era poi la balia Mariantonia di Gregorio moglie di Francesco Botta a cui era stato affidato dopo la nascita.

John Martin, certificato di morte

John Martin, certificato di morte

Alla sua condizione di stato civile risulta: vedovo, mentre sappiamo che la moglie Julia Higgins Martini era ancora in vita a Baltimora, MD. In seguito l’Ospedale rilasciò un documento di rettifica dove risultava lo stato civile corretto di coniugato al momento della morte. John Martin venne sepolto il 27 Dicembre 1922 nel Cypress Hills National Cemetery a Brooklyn, NY, unico cimitero nazionale della città di New York.

John Martin: Ingresso del Cimitero di Cypress Hill (foto J. Martino)

Ingresso del Cimitero di Cypress Hill (foto J.Martino)

Sabato 8 giugno 1991, alle ore 10:30 vi fu una solenne e commovente cerimonia per porre una nuova e più adeguata lapide sulla tomba del Sergente John Martin.

La lapide, fu donata dai Soci della Little Bighorn Associates.

Alla cerimonia parteciparono le Autorità civili, militari, religiose e un soldato con la divisa d’epoca (Mr. Lynn H.Wilke) suonò il “silenzio“, mentre un membro dei  “Sons of Union Veterans of the Civil War”. durante la celebrazione, suonava la cornamusa in un tributo al 7° Cavalry. Alla cerimonia venne invitato anche un pronipote di John Martin abitante nella zona di Baltimora.

Tomba di John Martin (foto J.Martino)

Tomba di John Martin (foto J.Martino)

 

 

 

Vecchia lapide della tomba di John Martin (foto J.Martino)

Vecchia lapide della tomba di John Martin (foto J.Martino)

 

 

 

La moglie Julia Higgins Martini, nell’autunno del 1924 venne ricoverata in un Ospedale Psichiatrico di Baltimora dove morì dopo qualche anno, nel 1929.

I Discendenti

Da ricerche fatte dall’autore molti anni fa, per la preparazione di una trasmissione di Rai International sugli Italiani a Little Bighorn, non esistono discendenti diretti con il cognome Martini, ma solo alcuni pronipoti che discendono dai figli della primogenita Julia M. Essi vivono nella zona di Glen Burnie nel Maryland.

(*) Certificati di arruolamento quinquennali

Declaration of Recruit – New York City –  Jun 1 1874 – John Martin, born in Sala Conzalina,in the state of Italy, H 7 US Cav., musician. Discharged  May 30 1879. (by the Lt. Edward Hunter)

Oath of Enlistment and Allegiance – New York – Fort Schuyler -Jun 24 1879 – John Martin born in Sala in the State of Italy, musician, G 3 US Art.;

Oath of Enlistment and Allegiance – Florida – St. Augustine – Jun 24  1884 – John Martin , born in Sala in the State of Italy, musician;

State of Maryland – Fort McHenry –  Jun 24 1889 – John Martin, born in Sala in the State of Italy, musician, D 4 US Arty;

Enlisted at Fort McHenry , MD – 23 Jun 1894 – John Martin

Enlisted 30 Sep 1897, Bat. D, 4° US Artillery, discharged on 29 Sep 1900

Enlisted 90° C.A.C. – Sep 30 1900 to Sep 29 1903;

 

Lello

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Per approfondire:

https://www.thelbha.com/

Bibliografia:

W.A. Graham – The Custer Myth – New York 1953

Kenneth Hammer – Men with Custer

John M. Carroll – The Benteen-Goldin letters on Custer and his last battle – 1974

Frank Perfetti – John Martin, an Italian with Custer at the Little Big Horn, 1876-1976 – New York 1976

Gualtiero Stefanon – Uomini bianchi contro uomini rossi – Milano 1985

Cesare Marino – Dal Piave al Little Bighorn – Belluno 1996

Schoener – Gli Italo-Americani – Rizzoli 1988

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