Charles DeRudio al Processo di Chicago

D: Con riferimento ai corpi ritrovati in un burrone a qualche distanza dal fiume, avevano la posizione di uomini che stessero cercando di scappare o di trovare un riparo?

R: Non saprei dire.

D: Qual’é il suo parere?

R: Penso che si fossero attestati per resistere.

D: La loro posizione indicava che gli uomini stessero lì schierati o si fossero staccati dal gruppo?

R: Sembrava che si fossero staccati dal gruppo e cercassero di difendersi individualmente.

D: Come era l’orografia di quella zona?

R: Molto accidentata.

D: C’erano le caratteristiche per apprestare una difesa prolungata?

R: No, era una brutta zona.

D: Da quando vide il Mag. Reno guadare il fiume fino a quando lasciò il bosco e comunque fino a che riuscì a vederlo impegnato nel combattimento, ci dica se vide qualche segno di codardia da parte sua?

R: Nossignore, mai.

D: Vide qualche segno di inefficienza dei suoi uomini?

R: Nossignore; quando ordinò l’alt , pensai “Buon per te” . Penso che saremmo stati massacrati se avessimo avanzato altri 500 metri.

D: Lei approva senza dubbio la saggia decisione di ordinare l’alt in quel posto?

R: Sissignore, sicuramente.

D: Per quanto riguarda i bossoli, non è vero che alcuni di essi erano quelli usati dai fucili Winchester?

R: Sissignore, alcuni di essi.

D: Erano usati dagli Indiani?

R: Sissignore.

D: Quali erano le armi usate dalla Cavalleria?

R: Carabine Springfield calibro 45.

D: Dite se credete che per tutto il tempo che gli Indiani si trovarono  lì tra i combattimenti  e i morti e i feriti di cui occuparsi, essi avessero avuto anche il tempo di raccogliere i bossoli o comunque la volontà di farlo?

R: Sissignore, avevano avuto il tempo di mutilare i corpi e portare via le divise.

D: Essi avevano voglia di farlo?

R: Penso che avessero voglia di raccogliere i bossoli; potevano desiderare di conservare i bossoli che se adattavano alle carabine.

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D: Non li raccolsero tutti?

R: Nossignore, ne lasciarono alcuni.

D: Se avevano il tempo di raccoglierli, non avevano il tempo per fare un buon lavoro (e raccoglierli tutti)?

R: Penso di si; ma pochi bossoli possono sfuggire.

Domande dal verbalizzatore (cancelliere Lee)

D: Lei ritiene possibile che gli Indiani per raccogliere tutti i bossoli scandagliassero tutto il campo (di battaglia) per non tralasciarne un paio?

R: No, naturalmente.

D: Quale soldato si trovava con lei il giorno 26?

R: Il soldato O’Neill della Compagnia G.

D: Solo un uomo?

R: Si

D: Le è stato chiesto di una carica dal punto A al punto C. C’è stata qualche carica andando lì?

R: Nossignore; appena passato il guado e usciti fuori dal bosco la truppa venne disposta su una linea di combattimento; e appena la linea fu formata, il Mag. Reno comandò il galoppo.

D: Vi fu una carica?

R: Nossignore, non ci fu ordine di caricare.

D: C’era qualche gruppo di nemici da caricare che lei vide?

R: Nossignore.

D: Andando dalla parte opposta al bosco, la truppa si fermò?

R: Sissignore.

D: Non ordinaste la carica?

R: Nossignore.

D: Qual’é il motivo di avere la tromba e gli squilli di tromba in Cavalleria?

R: Secondo i manuali tattici ogni comando ha un suono e bisogna usarli nelle esercitazioni così da abituare gli uomini a riconoscerli.

D: Diteci se non sia molto importante durante i combattimenti che i comandi vengano dati con la tromba così che gli uomini possano percepirli?

R: Sissignore, è molto più importante in quei momenti che durante le esercitazioni.

D: Era necessario suonare i comandi mentre eravate nel bosco?

R: Penso sarebbe stato meglio poiché gli uomini (nel bosco) non potevano vedersi bene tra loro.

D: Riuscì a vedere gli Indiani che assediavano il Mag. Reno mentre si trovava nel bosco?

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R: Nossignore; potevo solo vedere quelli alla mia destra.

D: Sa quanti Indiani andavano a frapporsi tra lui ed il villaggio?

R: Nossignore.

D: Sa quanti nemici si trovassero lì?

R: Nossignore.

D: Quanti Indiani avrebbero potuto trovarsi lì senza che lei lo sapesse?

R: Penso un migliaio.

D: Potevano  esserci un non gran  numero di Indiani che galoppavano in cerchio causando un gran polverone tra lui ed il villaggio?

R: Sissignore.

D: Sa cosa successe agli Indiani che erano nel villaggio dopo che il Mag. Reno lasciò?

R: Non lo so. Stavo cercando un’opportunità per uscire dal bosco. Avevo intenzione di raggiungere il Mag. Reno; se avessi potuto attraversare il fiume, avrei potuto seguirne il corso fino a risalire l’argine e raggiungerlo.

D: Che effetto fece la vista della colonna del Cap. Benteen che stava arrivando sugli Indiani?

R: Ebbe l’effetto di trattenerli dall’avanzare oltre e di fermarsi a controllare se la colonna stesse per attraversare il fiume. All’inizio sembrava che stessero per attraversare il fiume; ma la colonna fece dietrofront e andò via. Non so cosa causò questo comportamento.

D: Quale effetto successivo ebbe tra gli Indiani questa cosa?

R: Loro smisero di inseguire il Mag. Reno; appena la colonna scomparve dalla vista, cominciò una sparatoria dall’altra parte così gli Indiani se ne andarono lì.

Domande (a Charles DeRudio) dal Mag. Reno

D: Lo scopo dello squillo di tromba è di dare informazioni su quello che deve essere fatto?

R: Sissignore; il comando viene dato al trombettiere dall’Ufficiale comandante ed il trombettiere lo suona.

D: Allora quando le truppe stanno facendo quello che l’Ufficiale comandante desidera sia fatto, non c’è più bisogno dello squillo di tromba?

R: Mi sembra una domanda strana. La tromba è prevista per quest’uso, cioè di suonare un comando  in quanto la cavalleria generalmente occupa un grande spazio di terreno e pochissimi uomini hanno una voce talmente forte da essere ascoltati lungo tutta la linea.

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D: Lei sa se ci furono ordini dati dall’Ufficiale comandante del 7° Cavalry che la tromba non doveva suonare?

R: Sissignore; è successo il 22 giugno, e lo scopo fu di non attirare l’attenzione degli Indiani su di noi.

D: Non fu per evitare rumori inutili in qualsiasi momento?

R: Nossignore; fu per impedire agli Indiani di accorgersi di noi; ma quando eravamo in combattimento non c’era bisogno di altre precauzioni.

D: Dove si trovava Girard (l’interprete indiano) nella notte del 25; e quando vi divideste?

R: Lui ed un mezzosangue chiamato Jackson erano con me, ed ambedue erano a cavallo. Uscimmo insieme dal bosco. Mi aggrappavo alla coda del cavallo di Girard. Stavamo cercando un guado e la pianura era piena di Indiani. Ci imbattemmo in una banda di Indiani che evidentemente ci stavano aspettando, poichè avevano sentito lo zoccolio dei cavalli. Mi tenevo aggrappato alla coda del cavallo di Girard così dovevo andare alla stessa andatura. La prima cosa che ascoltammo fu un “How”; a quel punto Girard girò il cavallo a sinistra e si precipitò verso il bosco a tutta velocità ed io fui costretto a lasciarlo. L’altro uomo fece la stessa cosa.

D: Quando rivedeste di nuovo Girard?

R: Lo rividi appena raggiunsi le truppe del Mag. Reno.

A questo punto il testimone fu congedato.

Admin

Bibliografia:

Cesare Marino – Dal Piave al Little Big Horn – Tarantola – 2010

The Reno Court of Inquiry

Per approfondire:

https://www.thelbha.com/

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