Sepolcri Repubblicani di Via Statilia

Sepolcri Repubblicani di via Statilia

I Sepolcri Repubblicani

All’incrocio tra Via di S.Croce in Gerusalemme con Via Statilia (zona Esquilino), a poca distanza da Piazza Vittorio e da S.Giovanni in Laterano , ci sono i c.d. Sepolcri Repubblicani di Via Statilia.

Questo sito archeologico (così come tanti altri) non è normalmente aperto al pubblico per i soliti problemi di personale ma periodicamente vengono organizzate delle visite di gruppo,  nell’ambito dell’iniziativa “archeologia in comune” da prenotare allo 060608, previa visione del calendario dei luoghi e delle visite da scaricare dal sito stesso .

Parte del complesso è visibile anche dalla cancellata di protezione e possiamo comunque farcene un’idea di massima.

Questi scavi vennero alla luce tra il 1916 e il 1919 in occasione della sistemazione stradale della Via Statilia e vennero messi in sicurezza con una recinzione ed una tettoia che li riparasse dalle intemperie visto anche il tipo di materiale usato (tufo).

Alcuni reperti ritrovati durante questi scavi sono esposti nella Centrale Montemartini.

Centrale Montemartini: coniugi Via Statilia

Coniugi via Statilia

Via Statilia ricalca in parte la Via Caelimontana in parallelo all’Acquedotto Neroniano (fatto costruire nel 52d.C.) ,  che diramandosi dal Claudio nella vicinissima Porta Maggiore e, piegando verso Sud all’interno di Villa Wolkonsky (sul terrapieno sovrastante i sepolcri), e proseguendo per via Domenico Fontana e per Via di S.Stefano Rotondo e inglobando l’Arco di Dolabella, portava l’acqua nella zona della Domus Aurea andando ad alimentare un grande ninfeo nei pressi del Tempio del Divo Claudio (Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo).

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L’Acquedotto Neroniano venne poi prolungato da Domiziano per portare acqua alla dimora imperiale del Palatino.

Acquedotto Neroniano a Via Statilia

Acquedotto Neroniano a Via Statilia

All’atto della scoperta, la zona dei Sepolcri era (è) sormontata da una collina, su cui si trova Villa Wolkonsky, oggi sede dell’Ambasciatore Britannico, che ricopriva totalmente il complesso archeologico.

Poichè la zona della Villa ha uno status di extraterritorialità non è stato possibile proseguire gli scavi che forzatamente terminano nei contrafforti del poderoso muro di cinta.

All’interno della Villa Wolkowsky corrono ben trentasei arcate dell’acquedotto Neroniano, infatti tutta l’area ha un’estensione di undici ettari e, all’interno sono stati trovati molti resti archeologici esposti ora in due serre presso l’ingresso della Villa.

I Sepolcri Repubblicani

L’area dei Sepolcri Repubblicani comprende cinque tombe risalenti dal periodo della fine del II secolo a.C. al I secolo a.C., nell’epoca Repubblicana (509 a.C.- 27 a.C.).

Nel giardinetto antistante le tombe ci sono delle scale che portano ad un sotterraneo (non visitabile) dove ci sono tracce di un altro acquedotto che correva all’interno di grossi blocchi di tufo uno dei quali visibile in giardino.

Blocco tufaceo con condotto interno

Blocco tufaceo con condotto interno

La prima tomba ha due rosoni ai       lati dell’ingresso ormai abrasi dal tempo e una lapide con l’iscrizione dei proprietari: Publius Quinctius liberto di Tito – Libraio, segue la moglie Quinctia e la concubina

Sepolcro di Quinzio

Sepolcro di Quinzio (interno)

 

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Quinctia Agatea (di origine greca, evidentemente) e la usuale clausola che il sepolcro non sarebbe andato agli eredi. All’interno si intravedono tre fosse per l’inumazione come si usava all’epoca. C’è una quarta fossa perpendicolare alle prime tre e quattro nicchie con olle sulla parete posteriore. Da notare l’orgogliosa puntualizzazione della sua professione (libraio), che evidentemente aveva assicurato a lui e alla famiglia un’adeguata agiatezza economica.

Di seguito ci sono due tombe gemelle (sepolcro gemino) di epoca più recente, sempre in tufo, con sopra la facciata i busti di di una donna e due uomini a sinistra e due donne sulla tomba di destra, tutti liberti delle famiglie Clodia, Marcia ed Annia.

Sepolcri Repubblicani di Viai Statilia:Tomba di Anneo Quincione

Tomba di Anneo Quincione

Due ingressi differenti e un muro tramezzo in comune. Dentro le olle per l’incinerazione ed anche una fossa per inumazione.

Sotto i busti dei defunti ci sono i loro nomi, compresi altri due successivi proprietari.

Sulla tomba B1, sotto i due busti femminili ci sono i nomi e la loro condizione di liberte (Celia Apollonia e Plotia) .

Non si sa se fossero imparentate tra loro e con i defunto della tomba gemella a sinistra.

Un quarto sepolcro detto Colombario anonimo, una cella rettangolare che si trova affiancata alla tomba B1 con un muro reticolato con delle cavità sopra per riporvi le olle cinerarie, il tutto molto degradato.

Sepolcri Repubblicani: Colombario Anonimo

Colombario Anonimo

Verso il 1919 in occasione della costruzione di un muro di contenimento del terreno di Villa Wolkonsky, fu scoperta una quinta tomba ad altare in seguito inglobata in una tomba a camera (Sepolcro dei Caesonii) con dei loculi per contenere le olle. Sulla facciata rivolta (come le altre tombe ) verso la Via Statilia, un’epigrafe ci rivela come la tomba appartenesse ad un Aulo Cesonio Peto, libero, Aulo Cesonio Filemone, Liberto di Aulo Cesonio e una Telgennia Filumina, liberta di un Publio Telgennio, ancora viva al momento della costruzione del Sepolcro.

Sepolcri Repubblicani di Via Statilia: Sepolcro dei CEsonii, epigrafe

Sepolcro dei Cesonii: Epigrafe

Successivamente, nel 1943 fu scoperto l’angolo sinistro di una successiva tomba ad altare posta su un alto piedistallo ma non fu possibile scavare ulteriormente nel terrapieno del muro di contenimento.

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Sepolcri Repubblicani: angolo della sesta tomba

Sepolcri Repubblicani: angolo della sesta tomba

La visita del complesso delle tombe dei Sepolcri Repubblicani dura circa un’ora dopo di che a poche decine di metri si trova la Porta Maggiore o sempre a breve distanza, proseguendo per Via di S.Croce in Gerusalemme, si trova l’omonima Chiesa e l’Anfiteatro Castrense.

 

A poche decine di metri in direzione Porta Maggiore, nel 1928 venne portato alla luce un piccolo Mitreo situato all’angolo di Via Statilia con Via G. Passalacqua.

Lello

Info:

www.sovraintendenzaroma.it

Bibliografia:

F.Coarelli – Guida Archeologica di Roma – Mondadori 2000

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